Il NIDO

Un ponte tra la famiglia e l’ingresso nella socialità, tra ambientamento e routines quotidiane.

 

In questi giorni mi è capitato di riflettere sull’importanza del tema inserimento.

All’asilo è ancora tempo di inserimenti: abbiamo iniziato l’anno scolastico a settembre e stiamo vivendo ancora gli ultimi giorni di ambientamento per alcuni bimbi.

Per me come educatrice, è molto importante che il percorso delicato di ingresso al nido, che  il bambino e il genitore si apprestano ad iniziare, possa rivelarsi il più sereno e fiducioso possibile. 

L’inserimento al nido, è il primo passo di un’esperienza educativa che si svilupperà fuori dal contesto famigliare: un nuovo “mondo”, fatto di altri bambini (i pari) e guidato da adulti (educatori), che condividono e propongono un progetto pedagogico.

Molto spesso, il nido rappresenta proprio il primo distacco del bambino dalla famiglia. Possiamo pensarlo a come ad un rito di passaggio, e meglio ancora come ad un ponte, una sorta di condizione sospesa, ma che agevola con gradualità il passaggio dalla relazione mamma-bambino ad uno spazio comunicativo più allargato, assecondando al tempo stesso il processo di separazione e allargando la dimensione relazionale.

In questa fase, si giocano fin da subito temi ed emozioni densi di significato, come le rappresentazioni del sè, del proprio essere stati bambini e figli, dell’essere genitori o di assumere funzioni genitoriali e di cura, di tutti quei significati soggettivi, personali ed etico-valoriali dell’educare. Tutto questo accade in una dimensione protetta, come il nostro nido, che sostiene e accompagna genitore e bambino lungo questa fase delicata, verso un equilibrio tra distanziamento e crescita.

 

E allora, in pratica, come agevolare un passaggio sereno?

 

Continua….. 🙂

 

 

Vanessa

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